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martedì 15 febbraio 2011

L’influenza in gravidanza

Un'influenza fatta durante la gravidanza raramente causa difetti al feto; dato però che il sistema immunitario della donna incinta è meno efficiente, il rischio di complicazioni come la polmonite è più alto rispetto alla norma. Il modo migliore per avere una gravidanza tranquilla è, quindi, quello di prevenire l'influenza. Se, però, le misure prese non riescono a proteggerci dall’infezione, esistono diversi provvedimenti che possono aiutare a superare meglio la malattia.

Prima regola: prevenire
Il vaccino antinfluenzale è l’opzione numero uno per prevenire l'influenza. Il vaccino non contiene virus vivi, e non può quindi causare la malattia. Alcune donne possono sperimentare stanchezza e dolori muscolari dopo la vaccinazione, ma questi sintomi sono dovuti alla reazione del loro sistema immunitario.
Ci vogliono circa due settimane perché l’effetto di copertura sia attivo. La stagione influenzale può cominciare già a ottobre e protrarsi fino a maggio, quindi tra la metà di settembre e la fine di ottobre è il periodo migliore per vaccinarsi; ma se non lo si è fatto prima, è saggio farlo anche a dicembre.

Nel caso non si riesca a evitare il contagio

Esistono alcune misure che possono aiutare a stare meglio.
• Aumentare l'assunzione di liquidi. L'acqua è molto importante, per cui cercare di bere il più possibile magari anche assumendo succhi di frutta, frullati e tutto ciò che può fornire, oltre che liquidi, anche sostanze nutritive dato che, in questi casi, l’appetito può essere ridotto.
• Se non si ha voglia di mangiare, cercare di mantenere il giusto apporto nutrizionale consumando sei pasti piccoli al posto dei tre pasti regolari.
Aumentare i periodi di riposo. Elevare la testa quando si è distesi per migliorare la respirazione.
• Utilizzare un vaporizzatore o fare frequenti suffumigi per aiutare a fluidificare le secrezioni.
• Se si hanno dolori nella zona dei seni paranasali, sopra e sotto gli occhi e intorno agli zigomi, applicare impacchi caldi per contribuire ad alleviare la congestione.
• Usare pastiglie o caramelle a base di zucchero o miele per alleviare mal di gola e tosse.

Quali farmaci si possono utilizzare?
Prima delle 12 settimane di gravidanza e dopo la 38a è meglio non usare alcun farmaco, a meno che non sia il medico a prescriverlo. Nel restante periodo, cercando comunque di ridurre al minimo l’assunzione, si possono usare alcuni prodotti da banco, quali:
decongestionanti nasali a base di pseudoefedrina
• paracetamolo per i dolori e se la febbre sale oltre i 38 °C.
• clorfeniramina (antistaminico)
Tenete comunque conto che molti farmaci contro il raffreddore e l’influenza non sono stati studiati in gravidanza.

Sono invece da evitare
• Farmaci antivirali che possono causare un lieve aumento del rischio di difetti alla nascita.
• L'acido acetilsalicilico e l'ibuprofene, poiché il primo può causare sanguinamento mentre il secondo non è stato studiato in donne in gravidanza.
• La guaifenesina (espettorante) e il destrometorfano (antitosse), che si trovano comunemente nei farmaci contro raffreddore influenza e negli sciroppi per la tosse, poiché la loro sicurezza  non è conosciuta.
• Inoltre, ricordare di non utilizzare la pseudoefedrina nel primo trimestre, perché è stata collegata a problemi di sviluppo del sistema digestivo del feto.

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