Il punto elettivo per la nausea e il vomito si chiama P6 e si trova sulla superficie interna dell’avambraccio, tre dita sotto il polso. Intervenendo sul punto P6 con appositi braccialetti dotati di sferetta rigida, lo stato di malessere dovuto alla gravidanza, ma anche al mal d’auto, di mare, d’aria, all’anestesia, alla cervicale o all’artrosi, cessa entro pochi minuti dal momento in cui vengono indossati. Sono disponibili nel formato adulti e bambini.
Farmaci O.T.C. e S.O.P., erboristeria, articoli sanitari e prima infanzia, calzature e presidi ortopedici, cosmesi e igiene.
Informazioni personali
- Parafarmacia Dott.ssa Maria Carmela Savarino
- C.so Umberto I, 21 San Biagio Platani (AG)
martedì 15 febbraio 2011
Alcuni problemi frequenti in gravidanza
CURA DEL CORPO
I bagni e le docce saranno fatte, a seconda delle necessità, una volta al giorno. Il bagno non è controindicato: è necessario tuttavia evitare le temperature eccessive e le immersioni prolungate. I capelli possono essere lavati ogni volta che si desidera. Nulla controindica l'ondulazione permanente, devono essere evitate invece le tinture dei capelli.
Le irrigazioni vaginali sono da evitare; al contrario è raccomandata una meticolosa toilette dei genitali esterni con sapone neutro.
L'igiene dentale è importante: è frequente la gengivite gravidica, a volte emorragica; essa si cura attraverso una corretta igiene della bocca e dei denti : lavarsi accuratamente i denti , due volte al giorno con uno spazzolino morbido.
L'igiene dei seni prevede una toilette quotidiana durante la doccia o il bagno. Se si nota una secrezione di colostro, si raccomanda di pulire attentamente i capezzoli, di asciugarsi bene e di proteggergli con una compressa di garza sterile; per prevenire le smagliature si consiglia di fare due applicazioni quotidiane di crema specifica avendo cura di massaggiare delicatamente.
L'esposizione al sole non è raccomandata perché accentua la maschera gravidica che può lasciare segni indelebili, provoca rapidamente degli eritemi, dato che la pelle è resa fragile dall'impregnazione degli ormoni, aumenta il rischio di varici agli arti inferiori.
LA VITA SESSUALE
Durante il periodo dell'attesa, la coppia tende a modificare le proprie abitudini sessuali, nel timore di nuocere in qualche modo al bambino nel pancione. In realtà i rapporti sessuali non comportano alcun rischio per il feto. che si trova nel sacco amniotico all'interno dell'utero: quest'organo non può essere raggiunto dal liquido seminale. Si possono però presentare alcune situazioni nelle quali è bene evitare il rapporto completo, ecco le più frequenti:
- perdite di sangue che potrebbero essere dovute a una stimolazione da parte del partner troppo intensa, ma potrebbero anche segnalare una minaccia di aborto;
- placenta previa, cioè inserita bassa. Questa posizione può provocare il distacco precoce della placenta (l'organo che nutre il feto) dalle pareti dell'utero;
- minaccia di aborto, occorre prestare attenzione anche nel caso in cui si è avuto un precedente aborto spontaneo;
- cerchiaggio cervicale, questa tecnica è utilizzata per chiudere il collo dell'utero in caso di aborti o di collo uterino dilatato;
- rischio di parto prematuro, o che ci siano già stati, in precedenza, parti pretermine;
- gravidanza plurima, cioè se si attendono due o più bambini. E' consigliato negli ultimi mesi di gestazione, per evitare il parto prematuro il rapporto completo
I rapporti sessuali sono permessi anche fino all'ultimo periodo della gravidanza, a meno che il collo dell'utero non sia abbastanza dilatato. In questo caso, infatti, ci potrebbe essere il rischio di una rottura del sacco amniotico con conseguente inizio di travaglio di parto.
Nel primo trimestre si possono mantenere le proprie abitudini sessuali: i cambiamenti fisici della donna non ostacolano i movimenti. Questo periodo, però, è il più delicato per il feto, meglio quindi evitare i movimenti troppo intensi e la penetrazione particolarmente vigorosa.
Il secondo trimestre è il periodo più favorevole per la donna perché la zona genitale è molto recettiva: aumenta l'afflusso di sangue e i genitali diventano più sensibili, inoltre, le preoccupazioni del parto sono ancora lontane e la coppia può dedicarsi a sé: è il momento adatto per provare modi diversi di fare l'amore, che non comprimano il pancione. Si può, per esempio, adagiarsi fianco a fianco oppure sperimentare varie posizioni nelle quali la compagna è sopra l'uomo.
Nell'ultimo trimestre non è necessario rinunciare a i rapporti sessuali ma la penetrazione può essere fastidiosa. Si può allora lasciare andare la fantasia e trarre piace dalla stimolazione manuale.
L'USO DEL TABACCO IN GRAVIDANZA
E' risaputo che il fumo di sigaretta è dannoso per la salute degli individui, figuriamoci per quella del feto. Uno dei principali e provati effetti delle sigarette in gravidanza è quello sul peso del neonato: i bambini nati da madri fumatrici presentano alla nascita un peso inferiore del 20-30% rispetto ai neonati di madri non fumatrici. Il ritardo nella crescita si può evidenziare già a partire dal sesto mese di gravidanza. Secondo gli studi più recenti, sono sufficienti 10 - 15 sigarette al giorno per diminuire notevolmente la crescita del bambino nell'utero. Alcune ricerche hanno persino evidenziato un certo ritardo nella crescita del feto nelle madri non fumatrici che però convivevano con forti fumatori (20 - 30 sigarette al giorno) e, quindi, sottoposte al cosiddetto fumo passivo. Il consiglio è quello di smettere, anche gradualmente, di fumare per tutto il periodo della gravidanza e dell'allattamento. In certi casi, può risultare quasi impossibile abbandonare questa cattiva abitudine. Se proprio non ci si riesce, occorre almeno limitarsi e fumare al massimo tre sigarette al giorno, da distribuire durante tutta la giornata scegliendo quelle a basso contenuto di nicotina.
NAUSEA E VOMITO
Nausea e vomito possono essere frequenti nei primi mesi di gravidanza, a seguito dei cambiamenti che intervengono nella produzione degli ormoni. La fatica, gli odori, lo stress, un'alimentazione non regolata possono facilmente provocare un senso di nausea.
Per ridurre questo disturbo è utile:
1) mangiare cibi ricchi di carboidrati (come i cereali, qualche biscotto, ...) prima di alzarsi, al mattino, per aumentare il livello di zucchero nel sangue;
2) bere liquidi tra un pasto e l'altro;
3) evitare i cibi fritti, piccanti, e le bevande contenenti caffeina;
4) rilassarsi durante il pasto.
BRUCIORE DI STOMACO
Il bruciore di stomaco può essere causato dall'aumentata pressione intra-addominale dovuta alla crescita di volume dell'utero. E' importante stare in posizione corretta, evitare di assumere cibi che possono aumentare la produzione di acidità nello stomaco
In particolare:
1) fare piccoli e frequenti pasti (invece di pochi pasti abbondanti);
2) limitare l'assunzione di liquidi durante i pasti;
3) evitare cibi fritti o piccanti;
4) evitare bevande gassate o contenenti caffeina;
5) non sdraiarsi subito dopo il pasto;
6) si possono assumere tranquillamente antiacidi e bicarbonato di sodio.
STITICHEZZA
Sono tre i principali fattori responsabili dell'aumentata incidenza della stitichezza durante la gravidanza: la produzione di progesterone che rilascia i muscoli gastro-intestinali con diminuzione della peristalsi; la pressione dovuta all'aumentato volume uterino; l'uso di supplementi di ferro.
Per migliorare la funzionalità intestinale è importante:
1) aumentare l'apporto di fibre dietetiche, che aumentano la massa fecale, favoriscono il transito intestinale e l'evacuazione,
2) aumentare l'assunzione di liquidi;
3) non dimenticare un pò di attività fisica, che migliora la mobilità gastro-intestinale.
L’influenza in gravidanza
Un'influenza fatta durante la gravidanza raramente causa difetti al feto; dato però che il sistema immunitario della donna incinta è meno efficiente, il rischio di complicazioni come la polmonite è più alto rispetto alla norma. Il modo migliore per avere una gravidanza tranquilla è, quindi, quello di prevenire l'influenza. Se, però, le misure prese non riescono a proteggerci dall’infezione, esistono diversi provvedimenti che possono aiutare a superare meglio la malattia.
Prima regola: prevenire
Il vaccino antinfluenzale è l’opzione numero uno per prevenire l'influenza. Il vaccino non contiene virus vivi, e non può quindi causare la malattia. Alcune donne possono sperimentare stanchezza e dolori muscolari dopo la vaccinazione, ma questi sintomi sono dovuti alla reazione del loro sistema immunitario.
Ci vogliono circa due settimane perché l’effetto di copertura sia attivo. La stagione influenzale può cominciare già a ottobre e protrarsi fino a maggio, quindi tra la metà di settembre e la fine di ottobre è il periodo migliore per vaccinarsi; ma se non lo si è fatto prima, è saggio farlo anche a dicembre.
Nel caso non si riesca a evitare il contagio
Esistono alcune misure che possono aiutare a stare meglio.
• Aumentare l'assunzione di liquidi. L'acqua è molto importante, per cui cercare di bere il più possibile magari anche assumendo succhi di frutta, frullati e tutto ciò che può fornire, oltre che liquidi, anche sostanze nutritive dato che, in questi casi, l’appetito può essere ridotto.
• Se non si ha voglia di mangiare, cercare di mantenere il giusto apporto nutrizionale consumando sei pasti piccoli al posto dei tre pasti regolari.
• Aumentare i periodi di riposo. • Elevare la testa quando si è distesi per migliorare la respirazione.
• Utilizzare un vaporizzatore o fare frequenti suffumigi per aiutare a fluidificare le secrezioni.
• Se si hanno dolori nella zona dei seni paranasali, sopra e sotto gli occhi e intorno agli zigomi, applicare impacchi caldi per contribuire ad alleviare la congestione.
• Usare pastiglie o caramelle a base di zucchero o miele per alleviare mal di gola e tosse.
Quali farmaci si possono utilizzare?Prima delle 12 settimane di gravidanza e dopo la 38a è meglio non usare alcun farmaco, a meno che non sia il medico a prescriverlo. Nel restante periodo, cercando comunque di ridurre al minimo l’assunzione, si possono usare alcuni prodotti da banco, quali:
• decongestionanti nasali a base di pseudoefedrina
• paracetamolo per i dolori e se la febbre sale oltre i 38 °C.
• clorfeniramina (antistaminico)
Tenete comunque conto che molti farmaci contro il raffreddore e l’influenza non sono stati studiati in gravidanza.
Sono invece da evitare
• Farmaci antivirali che possono causare un lieve aumento del rischio di difetti alla nascita.
• L'acido acetilsalicilico e l'ibuprofene, poiché il primo può causare sanguinamento mentre il secondo non è stato studiato in donne in gravidanza.
• La guaifenesina (espettorante) e il destrometorfano (antitosse), che si trovano comunemente nei farmaci contro raffreddore influenza e negli sciroppi per la tosse, poiché la loro sicurezza non è conosciuta.
• Inoltre, ricordare di non utilizzare la pseudoefedrina nel primo trimestre, perché è stata collegata a problemi di sviluppo del sistema digestivo del feto.
Prima regola: prevenire
Il vaccino antinfluenzale è l’opzione numero uno per prevenire l'influenza. Il vaccino non contiene virus vivi, e non può quindi causare la malattia. Alcune donne possono sperimentare stanchezza e dolori muscolari dopo la vaccinazione, ma questi sintomi sono dovuti alla reazione del loro sistema immunitario.
Ci vogliono circa due settimane perché l’effetto di copertura sia attivo. La stagione influenzale può cominciare già a ottobre e protrarsi fino a maggio, quindi tra la metà di settembre e la fine di ottobre è il periodo migliore per vaccinarsi; ma se non lo si è fatto prima, è saggio farlo anche a dicembre.
Nel caso non si riesca a evitare il contagio
Esistono alcune misure che possono aiutare a stare meglio.
• Aumentare l'assunzione di liquidi. L'acqua è molto importante, per cui cercare di bere il più possibile magari anche assumendo succhi di frutta, frullati e tutto ciò che può fornire, oltre che liquidi, anche sostanze nutritive dato che, in questi casi, l’appetito può essere ridotto.
• Se non si ha voglia di mangiare, cercare di mantenere il giusto apporto nutrizionale consumando sei pasti piccoli al posto dei tre pasti regolari.
• Aumentare i periodi di riposo. • Elevare la testa quando si è distesi per migliorare la respirazione.
• Utilizzare un vaporizzatore o fare frequenti suffumigi per aiutare a fluidificare le secrezioni.
• Se si hanno dolori nella zona dei seni paranasali, sopra e sotto gli occhi e intorno agli zigomi, applicare impacchi caldi per contribuire ad alleviare la congestione.
• Usare pastiglie o caramelle a base di zucchero o miele per alleviare mal di gola e tosse.
Quali farmaci si possono utilizzare?Prima delle 12 settimane di gravidanza e dopo la 38a è meglio non usare alcun farmaco, a meno che non sia il medico a prescriverlo. Nel restante periodo, cercando comunque di ridurre al minimo l’assunzione, si possono usare alcuni prodotti da banco, quali:
• decongestionanti nasali a base di pseudoefedrina
• paracetamolo per i dolori e se la febbre sale oltre i 38 °C.
• clorfeniramina (antistaminico)
Tenete comunque conto che molti farmaci contro il raffreddore e l’influenza non sono stati studiati in gravidanza.
Sono invece da evitare
• Farmaci antivirali che possono causare un lieve aumento del rischio di difetti alla nascita.
• L'acido acetilsalicilico e l'ibuprofene, poiché il primo può causare sanguinamento mentre il secondo non è stato studiato in donne in gravidanza.
• La guaifenesina (espettorante) e il destrometorfano (antitosse), che si trovano comunemente nei farmaci contro raffreddore influenza e negli sciroppi per la tosse, poiché la loro sicurezza non è conosciuta.
• Inoltre, ricordare di non utilizzare la pseudoefedrina nel primo trimestre, perché è stata collegata a problemi di sviluppo del sistema digestivo del feto.
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